Igiene e pulizia: il bagno di Fido

Lavare il cane: da cosa partire

Innanzitutto per lavare Fido bisogna scegliere dove farlo e se farlo noi o portarlo da un toelettatore di fiducia.
Se si opta per la prima ipotesi si può poi scegliere di lavare il proprio cane in casa in doccia o in vasca o in una bacinella se la dimensione del cane lo consente oppure recarsi in un wash dog per un lavaggio self service, ma fuori casa. La vasca, se possibile, è comunque più comoda. È importante legare il cane in modo che non salti fuori dalla vasca tutto bagnato rischiando di farsi male.
Per l’opzione numero due è importante trovare un toelettatore di fiducia, se magari conosce anche qualcosa sulla comunicazione e sullo stress del cane è meglio così potrà rispettarlo maggiormente prima, durante e dopo il bagnetto.

Un secondo presupposto davvero importante, qualsiasi sia l’opzione di lavaggio scelta, è che il cane sia abituato alle manipolazioni e ai rumori per esempio del phon. Come posso abituare Fido ad essere lavato? Se è un cucciolo è molto semplice, iniziando da piccole manipolazioni e delicate spazzolate, per periodi brevi, senza che si senta costretto o che le subisca. Fare delle piccole prove magari prima o dopo il gioco, lasciandolo tranquillo prima che si stufi per poi aumentare gradualmente i tempi e le zone che vengono manipolate. Per i cani più grandicelli vale più o meno lo stesso principio, va prestata però ancora più attenzione alla comunicazione. Estremamente utile per facilitare questo “apprendimento” è il Tellington TTouch.

L’occorrente per lavare il cane a casa

Una spazzola, diversa a seconda del tipo di pelo del cane, per spazzolare il cane prima di lavarlo: cosa che molti non fanno ma che sarebbe davvero importante così da togliere tutto il pelo morto ed eventuale sporcizia rimasta incastrata, una cosa davvero importante per aumentare la resa del bagno (e ritrovarsi con meno peli nello scarico da pulire!) Questo vale anche per i peli rasi.

Sicuramente ci serve uno shampoo, noi preferiamo orientarci per i nostri cani verso qualcosa che sia il più naturale possibile e magari anche gentile con l’ambiente. Ci sono molti prodotti in commercio altri che possono essere fatti in casa, con la stessa efficacia di quelli già pronti, bisogna però conoscere e rispettare i dosaggi dei vari ingredienti.
Oppure scegliere prodotti professionali, da toelettatura, nati per rispettare il manto e la cute del cane.

E poi asciugamani… Tanti asciugamani! Ancora meglio panni in microfibra ultra assorbenti per togliere velocemente il grosso dell’acqua prima di passare con il phon oppure se lo si possiede con il soffiatore professionale per cani.
Per finire ancora spazzola, la stessa, per sistemare il pelo.

È importante asciugare bene tutto il cane, soprattutto cuccioli, anziani, cani con problemi articolari.

Che temperatura deve avere l’acqua?

La temperatura dell’acqua dev’essere intorno ai 37°; come per noi ci saranno dei cani che preferiranno un grado in più o in meno, l’importante è che l’acqua non sia mai fredda, neanche in estate perché essendo la temperatura normale di un cane intorno ai 38° si potrebbe creare uno shock termico.

Quanto lavare il cane?

Ogni quanto lavare il cane penso sia la domanda più gettonata sull’argomento: e purtroppo non c’è una risposta standard da poter dare perché dipende dal cane, dalla razza e dallo stile di vita.
Io per esempio la golden retriever e la boxer che avevo venivano lavate un paio di volte all’anno, a meno che, e questo valeva soprattutto per la golden, non decidessero di attraversare i fossi per lungo! I due pinscher che ho ora sempre un paio di volte all’anno, la mix maremmana invece solo una volta all’anno, salvo scorribande. La bichon à poil frisé che avevo invece veniva lavata indicativamente ogni 30/40 giorni perché il suo pelo raccoglieva molto sporco tanto da diventare grigiastro.
Se si usa un buon prodotto, e non ci sono problematiche particolati specifiche, un lavaggio anche settimanale non è dannoso per la cute del cane. Se invece il prodotto utilizzato non è di alta qualità le reazioni cutanee (rossori, pelle secca o squamosa, cattivo odore della cute) sono pressoché immediate.

Ma sappiate poi che la prima cosa che fanno i cani quando sono tutti belli puliti e profumati è rotolarsi sulle cucce sporche o sui tappeti, strofinare il muso per riappropriarsi del loro odore!

Cani come i nordici o guardiani degli armenti che salvo problematiche specifiche potrebbero essere lavati poco (una o due volte l’anno) vanno però spazzolati regolarmente e frequentemente soprattutto durante il periodo della muta, in modo da togliere il pelo morbido e far respirare la cute.

In generale si sconsiglia di lavare a casa, senza adatti prodotti professionali, quei cani con molto sottopelo come husky o nordici in generale o maremmani e similari questo perché senza soffiatori con una potenza di almeno 2 kw è praticamente impossibile asciugarli bene e completamente.

Come lavare Fido in modalità fai da te

Come prima cosa va ovviamente preparato lo shampoo, preparato perché è sempre meglio usarli diluiti anziché concentrati (spesso già nella confezione è possibile trovare le indicazioni per le diluizioni): in generale shampoo di buone marche possono essere diluiti utilizzando 50 ml di prodotto per cani di taglia grande e circa 30 ml di prodotto per cani di taglia piccola in un litro di acqua tiepida.
Bagnare bene il cane e chiudere l’acqua della doccia, così da evitare di avere un impiccio in più durante il lavaggio.
Con l’aiuto di una spugna o una bottiglietta mettere lo shampoo sul cane: sulla coda, sotto alla coda, sulle zampe, sul collo, dietro alle orecchie, sulla schiena etc.. Strofinare i piedi tra le mani finché non vediamo una sorta di schiuma.
È importante amalgamare bene shampoo e pelo in modo da lavare bene anche la cute, che è quella che necessita davvero di essere lavata.
Il cane può essere lavato dappertutto, gli shampoo fatti a posta e di buona qualità non creano problemi se vanno a contatto con le mucose (questo ovviamente non significa che il prodotto può essere ingerito senza conseguenze).
Le orecchie possono essere chiuse con un po’ di cotone se si ha paura che acqua finisca dentro: è importante però sapere che il padiglione auricolare può essere lavato senza problemi va sciacquato molto bene e l’acqua non deve arrivare al canale uditivo.

Per insaponare un cane di taglia grande sono necessari almeno 15 minuti di “massaggio”, per un cane di taglia piccola possono bastare 5/8 minuti.

Si riapre l’acqua tenendo il doccino basso, il cane potrà quindi riabituarsi all’acqua aperta finché questa non arriva in temperatura può abituarsi nuovamente all’acqua aperta. Si parte dalla coda, poi si sciacquano le zampe, poi la schiena fino ad arrivare alla testa, si muove il pelo con le mani e si procede a sciacquare a ritroso, partendo quindi dalla testa e arrivando alla coda.

Per vedere se hai sciacquato bene puoi posizionare il doccino sulla schiena del cane, se l’acqua che scende è senza schiuma hai fatto un buon lavoro altrimenti dovrai procedere ad un secondo passaggio di risciacquo.

Quanti shampoo fare?

Anche qui la risposta è dipende! Se Fido viene lavato spesso probabilmente un solo shampoo sarà sufficiente, se invece il momento del bagno arriva una volta l’anno potrebbero servirne due. Ma se il cane è comunque abbastanza pulito, allora uno anche in questo caso.

E il balsamo?

Sarebbe da usare su tutti i cani, sempre parlando di prodotti buoni, e non ad uso umano.
Per i manti corti vanno massaggiati cute e pelo, generalmente si usano prodotti astringenti o prodotti per la cura della pelle.
Sui peli lunghi, tipo quelli dei maltesi, shitzu lhaso apso etc.. si passa sulle punte e poi si pettina. Con cosa pettinare durante il bagno? Esistono tantissime spazzole con dentini più o meno lunghi per snodare, dipende dalla condizione del manto del cane. Il top sarebbe un pettine di metallo perché si usa sia durante il bagno, se il cane non è pieno di nodi, sia in asciugatura per sciogliere eventuali nodi che si formano.
Si lascia in posa una decina di minuti, facendo sempre attenzione alla temperatura e alle correnti d’aria, e si sciacqua come per lo shampoo.
Il balsamo si può usare concentrato per poi pettinare, ma se questo rende complicato il passaggio perché si usa troppo prodotto, può essere utilizzato allungato con un po’ di acqua calda, in modo che risulti un liquido un po’ denso.
Anche dopo il balsamo Fido va sciacquato bene, la prova del nove si fa sempre mettendo il doccino sulla schiena del cane e l’acqua che scende deve essere limpida, senza bollicine o senza quel colore un po’ opaco che il balsamo da.

L’asciugatura del cane

Se è a pelo lungo “strizza” il pelo con le mani poi procedi togliendo l’acqua in eccesso con un buon panno in microfibra, partendo dalla testa verso la coda del cane in modo che la microfibra un po’ la cattura un po’ la fa scendere dal corpo.
Strofina il cane dall’alto verso il basso senza fare gesti inconsulti, senza sollevare i peli o andare contropelo, perché per esempio se il cane ha il pelo lungo c’è il rischio di annodargli il pelo. Si asciuga tutto, sotto il mento, dietro le orecchie, una parte alla volta.

Più acqua viene tolta con la microfibra, più veloce sarà poi l’asciugatura.

Con il phon normale ci vuole un po’ di pazienza, con cani a pelo lungo anche qualche ora, perché sia completamente asciutto. È importante fare attenzione a non puntare il phon con aria calda per un po’ di tempo consecutivo sullo stesso punto perché rischiamo di “scottare” la cute del cane.
Asciuga con l’aria tiepida dall’alto verso il basso, è importante la temperatura utilizzata perché asciugherai anche zone delicate come la pancia, i genitali e le mucose.
La velocità dell’aria dipende da quello che sopporta il cane.
Non si asciuga dal basso verso l’alto altrimenti quando si arriva al momento della spazzolatura finale ti ritroverai il pelo completamente annodato.
È particolarmente importante asciugare bene la coda, la pancia e la gola.
I piedi sono la zona del corpo che generalmente trattiene più acqua, c’è chi consiglia di partire da li per asciugare il cane.
Lasciare il cane bagnato, soprattutto in caso di dermatite, rischia di far peggiorare la dermatite stessa, perché resta l’umidità che crea danni alla cute.

Come spazzolare i cani a pelo lungo

Si inizia con il cardatore sulle frange, poi si passa il pettine per vedere quanti nodi sono rimasti. A seconda della quantità di nodi trovati, si può ripassare il cardatore oppure utilizzare l’apposito taglianodi, che va usato delicatamente perché possa sciogliere il nodo e “portarselo via”.
Utilizzare eventualmente un buon districante per facilitare la spazzolatura.

Pulizia specifica delle orecchie

Se non ci si sente di lavarle con l’acqua durante il bagno, è possibile utilizzare un batuffolo di cotone con una lozione specifica per la pulizia delle orecchie: si imbeve il batuffolo, lo si mette nell’orecchio piano piano si strofina, si lascia che piano piano batuffolo e liquido aderiscano all’orecchio in modo da staccare bene lo sporco.
Per questa procedura può essere utilizzata anche la tintura madre di calendula diluita 1:10, è antinfiammatoria, disinfettante e idratante.
In caso di otiti o problematiche particolari rivolgersi al proprio medico veterinario.
I cani con le orecchie lunghe tipo beagle, barboncini, maltesi etc.. hanno la tendenza ad avere le orecchie molto sporche e vanno quindi puliti con maggiore frequenza.

Tagliare le unghie a Fido

Tagliare le unghie è forse una delle cose più complicate da fare da soli a casa, un po’ perché non è detto che il cane ci lasci la zampa in posizione comoda per tagliare e poi il rischio di prendere la vena c’è. È importante sapere che non è un problema di per sé aver preso la vena o meno, quanto può risultare più complicato fermare il sangue, bisognerebbe quindi avere a disposizione una polvere emostatica se si desidera attuare questa procedura a casa e non si ha esperienza.
Per tagliare le unghie è necessario un apposito strumento chiamato appunto tagliaunghie.
Per questa operazione soprattutto consigliamo di rivolgersi al toelettatore o al veterinario di fiducia.
Se l’unghia viene tagliata regolarmente la vena si ferma è diventa più difficile tagliarla durante l’operazione.

Leggende metropolitane

Una leggenda metropolitana da sfatare è che lavare il cane tolga il grasso naturale della pelle, per alcuni cani anzi essere lavati indicativamente una volta al mese è un aiuto contro dermatiti e altre malattie della pelle (in caso di problemi di salute chiedere sempre consiglio al medico veterinario di fiducia sia per le tempistiche che sulle modalità e i prodotti da utilizzare).
Un’altra leggenda metropolitana è quella di lavare il cane con l’aceto: innanzitutto ha un ph troppo acido per la pelle del cane, e poi è una pulizia solo superficiale utile solo ed esclusivamente per pulire il pelo sporco per esempio di cacca se il cane ci si è rotolato sopra, ma non ha valore per togliere l’odore di cane bagnato. L’unico modo per farlo è asciugare bene e completamente il cane. Se l’odore dovesse rimanere è bene consultare il veterinario perché il problema potrebbe essere più a fondo.

Ringraziamo la toelattatura Bauwow di Roberta Scoccia per le informazioni.

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