Tartufing

Federica Iacozzilli e il Tartufing®

Dove nasce il tartufing®?

L’idea di trovare una soluzione all’addestramento obsoleto e antiquato dei cani da tartufo, nasce nel 2016 in un agriturismo umbro, immerso nella natura selvaggia, dove una tartufaia naturale, un tartufaio con metodi piuttosto opinabili e la proprietaria del suddetto agriturismo, mi forniscono gli spunti necessari (e la mia prima scorta di tartufo fresco) per iniziare a lavorare.

Quello che all’inizio nasce semplicemente come gioco, come discriminazione olfattiva con un protocollo di lavoro leggermente diverso dal solito, diventa presto un valido strumento per il mio lavoro di tutti i giorni: il recupero comportamentale.

Da qui nasce l’idea del nome, grazie ad una geniale collega che l’ha suggerito. Non per presunzione, non per l’amore dell’anglicizzazione dilagante, ma solo per alleggerire nomi sentiti e ri-sentiti, e creare qualcosa che fosse facile da ricordare e potesse, al tempo stesso, racchiudere tutto il mio modo di lavorare e vivere questa disciplina: con leggerezza.

TARTUFING®️ è, dal 2016, un marchio regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate.

TartufingIl Tartufing® come aiuto nel lavoro con i cani, anche problematici

Man mano che il lavoro progrediva, che il protocollo prendeva forma sempre più definita – seppur sempre con ampia elasticità – mi rendevo conto di quanto preziosi fossero questo strumento e questa disciplina.

Una disciplina che, nel mio piccolo, cerco di tenere priva di costrizioni e di agonismo, di aspettative eccessive e di ansie da prestazione.

Quando al cane è permesso usare il naso in totale libertà, senza esercizi di obedience, senza aspettative di performance, i risultati pratici ed emotivi sono non indifferenti.

C’è, tanto per iniziare, un’immediato abbassamento dei livelli di stress. In parte per l’ambiente rilassato ed amichevole che cerchiamo di ricreare con gli organizzatori, in parte perché, come studi scientifici recenti confermano, l’attività di fiuto prolungata abbassa sensibilmente il battito cardiaco alterato dallo stress quotidiano e cronico.

In un’attività in cui è il cane a guidare, in spazi e su terreni di varia grandezza e difficoltà, il proprietario assume il compito di accompagnare ed assistere ed è presto costretto ad abbandonare il suo ruolo di onnipresente dispensatore di comandi ed indicazioni.

In questo modo, rapidamente, scopre che il cane è rapito nel suo mondo fatto di naso e coni d’odore nel quale non ha bisogno di essere guidato ma dove, anzi, siamo noi a dover entrare come spettatori.

Non possiamo fare altro, se desideriamo che il lavoro progredisca bene e senza impicci, che non seguire il cane nei suoi movimenti, nelle sue segnalazioni, cercando di immaginare l’incredibile mondo che si nasconde dietro il suo olfatto.

Ecco, forse la bellezza di questa disciplina è proprio questa: nell’osservazione, nell’essere solo marginalmente partecipi del lavoro del cane, possiamo iniziare ad affacciarci e ad intravedere la meraviglia delle sue capacità inespresse.

Quali sono gli effetti di questa disciplina sui cani?

Per il cane, d’altro canto, questo lavoro rappresenta la cosa più naturale e vicina alla sua vera essenza. Un momento di libertà in cui lui sa perfettamente che, per una volta … ne sa una più di noi!

I risultati sull’autostima del cane sono notevoli. Cani timidi, introversi ed insicuri, imparano che non solo sono in grado di gestire le loro difficoltà, ma sono anche bravissimi a farlo.

Cani ansiosi, con problematiche legate all’ambiente, riescono a trovare una loro bolla in cui concentrarsi ed escludere tutto quello che li mette in difficoltà.

L’autostima e la gratificazione salgono, lo stress diminuisce.

Tutto questo è estremamente utile anche per i proprietari che, rinchiusi in uno schema piuttosto frequente di comando/esecuzione, richiesta/obbedienza, si trovano nella condizione di dover allentare il controllo, le richieste e le aspettative, per affidarsi al naso e alle

decisioni del loro cane.

Di solito, questo lavoro fornisce una nuova prospettiva sull’individuo cane, sul rapporto tra cane e proprietario e, in alcuni casi, fornisce spunti di riflessione utili per riequilibrare e modificare la relazione.

Molti dei cani che vengono a lavorare con me, hanno continuato il percorso trasformando un fine settimana di gioco in una passione vera e propria, iniziando ad andare a tartufi seriamente – ovviamente nel totale rispetto delle norme regionali e nazionali.

Altri hanno preferito restare nell’ambito degli allenamenti regolari che, dopo un primo approccio in campo, si trasferiscono in zone più interessanti per tutti, che siano boschetti, argini o campagne.

TartufingChi può praticare il Tartufing®?

Non ci sono razze più o meno adatte a questo lavoro e neanche limiti d’età. Ogni cane è in grado di usare il naso e di trovare un tartufo. Dipende tutto da quanto e come siamo disposti ad ascoltarli, sostenerli e lasciare loro lo spazio necessario per scoprire, capire ed esprimersi.

Tutti i corsi si svolgono usando tartufo vero stagionale, trovato dai miei cani (quando hanno voglia di farlo).

E ora veniamo a Federica Iacozzilli…

Ho iniziato il corso istruttori (IDTE – International Dog Trainer Education) di Turid Rugaas, con la partecipazione di AnneLill Kvam, nel gennaio 2013.

Fin da subito, la mia idea è stata quella di approfondire l’aspetto del Nosework, dopo aver lavorato con AnneLill e il mio, all’epoca, rampante Signor Nano.

Finito il corso mi sono trovata ad affrontare un altro tipo di lavoro al quale ho dato la priorità, mettendo in standby per un po’ il lavoro di fiuto: il recupero comportamentale.

Ho iniziato a seguire casi di ansia, fobie e problematiche legate allo stress acuto e cronico, in collaborazione con uno studio veterinario ed un’ottima, bravissima, veterinaria esperta in comportamento.

Di lì a poco, ho trovato, anche grazie al Tartufing, il modo per unire questi due aspetti fondamentali del mio lavoro. È un lavoro in costante divenire, al quale, quasi quotidianamente, aggiungo e tolgo, che sistemo, limo e riadatto ogni volta che imparo qualcosa di nuovo.

Nel frattempo inizio a viaggiare per l’Italia con il Tartufing e col Nosework in generale, tenendo corsi in vari centri cinofili del centro e del nord.

Frequento, fin da subito, le formazioni annuali della PDTE (Pet Dog Trainers of Europe), un’associazione di educatori, istruttori e professionisti del settore a livello mondiale, fondata nel 1998 da Turid Rugaas, della quale è presidente.

Durante queste formazioni ho il piacere di assistere a relazioni tenute da esperti del calibro del Dottor Martin Fischer, della Dottoressa Jean Dodds, della Dottoressa Amber Batson e, ovviamente, di Turid Rugaas stessa.

Nel 2015 entro a far parte della PDTE come Associate Member, nel 2017 divento Responsabile Nazionale per l’Italia e, nel settembre scorso 2019, divento Full Member e ricevo l’incarico di organizzare per la prima volta a Roma, con la preziosissima ed indispensabile collaborazione di Haqihana, la conferenza annuale dell’associazione.

Gli insegnanti più importanti di Federica:

Finito di raccontarvi il curriculum accademico e lavorativo, vorrei raccontarvi qualcosa dei miei due cani, senza i quali, oggettivamente, niente di tutto questo sarebbe mai stato possibile.

Vivo con due cani (in realtà sono due e mezzo, ma questa è una storia per un’altra volta…): il Nano, per gli amici Signor Nano, di quattordici anni, e Franco detto Mezzarecchia, di cinque anni.

Ci piace molto stare all’aperto e fare lunghe passeggiate e trekking in montagna – tranne a Franco che, in montagna, è più tipo da rifugio e tagliere di salumi.

Il Nano, a quattordici anni suonati, è ancora un abilissimo e avidissimo camminatore, nuotatore e cacciatore seriale di lucertole e topi. Franco, come detto sopra, è più un tipo da “Netflix e patatine” ed è per questo che sono così bene assortiti (…loro. Io impazzisco per dare retta alle esigenze di entrambi).

Entrambi, a modo loro, mi aiutano durante il lavoro, soprattutto quando si tratta di lavorare con cani un po’ particolari. La regola però è una: solo se ne hanno voglia.

Al Signor Nano devo la mia crescita, tutto quello che sono oggi. Nel Tartufing potete vederlo rappresentato anche sul logo.

Mentre a Franco devo l’aver imparato che il nostro compito, in quanto istruttori o educatori, è quello di sostenere il cane e fornirgli ogni strumento necessario per gestire le sue difficoltà, senza mai pretendere di essere in grado di cambiare o, peggio ancora guarire, un individuo con una sua testa, una sua emotività e, soprattutto delle sue idee.

Signor Nano

Franco, Mezzarecchia

Prossimi eventi

Federica tiene corsi e seminari in tutta Italia (puoi trovare qui l’elenco completo dei suoi corsi)

Sarà a Teolo (PD) presso il centro cinofilo Pet Project di Stefania Acquesta e Annalisa Nicolao il 7 e l’8 marzo 2020 (per informazioni potete guardare qui)

Sarà invece a Mestre (VE) presso il centro cinofilo Essere-Cani il 25 e 26 aprile 2020 (per informazioni potete guardare qui o scrivere a eventi@essere-cani.it)

Segui il nostro blog e iscriviti alla newsletter per non perderti neanche un articolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

0
    Il tuo carrello
    Il carrello è vuotoTorna al negozio